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1.1
Approvato
it-IT
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en-US
LDO-ID
2014-12-22-01
Titolo
Il Robot Rosetta e la Cometa
Abstract
Quello che segue è una breve descrizione dei fatti straordinari accaduti, nel novembre 2014, sulla cometa 67P/Churyumov Gerasimenko alla distanza di circa mezzo miliardo di chilometri dalla terra. Rosetta è un veicolo spaziale robotizzato operato dalla Agenzia Spaziale Europea con l’obiettivo di effettuare uno studio dettagliato della cometa 67P/Churyumov Gerasimenko. La cometa selezionata ha un aspetto molto particolare, è bicefala molto irregolare con dimensioni dell’ordine di 3-5 chilometri e con forza di gravità diverse migliaia di volte inferiore a quella terrestre. Lo studio della cometa avviene in due differenti modalità: con strumentazione scientifica che opera distante dalla superfice e con strumentazione e apparecchiature che operano in diretto contatto con il suolo. Il robot Rosetta è composto da due veicoli principali l’Orbiter e il Lander. L’Orbiter, molto grande, pesa circa 3000 kg, è equipaggiato con circa 70 m2 di pannelli solari ed è il veicolo di trasporto principale (‘veicolo madre’): ha viaggiato per oltre dieci anni e staziona ‘orbitando’ attorno alla cometa. Il Lander (modulo di atterraggio), battezzato Philae, è trasportato dall’Orbiter ed ha un peso di circa 100 kg: si stacca dall’Orbiter e atterra sulla cometa. Rosetta è stata lanciata dalla base di Kourou il 2 marzo 2004 con un lanciatore Ariane 5 e, dopo un viaggio nel sistema solare durato oltre dieci anni molto complesso da un punto di vista astrodinamico, raggiunge 67P/Churyumov Gerasimenko. Il 12 novembre 2014 il modulo di atterraggio Philae si stacca dall’Orbiter, dispiega le zampe di atterraggio e, dopo circa 7 ore dal rilascio tocca il suolo cometario; il tutto alla distanza di circa mezzo miliardo di chilometri dalla Terra. Al contatto con la superfice il sistema di stabilizzazione e bloccaggio al suolo (costituito da tre elementi il propulsore di stabilizzazione, le ancore e le ‘viti’) non funziona come previsto e Philae rimbalza nuovamente verso l’alto in una grande parabola (dell’ ordine del chilometro) rimanendo sospesa in alto per circa due ore, possibile in quanto la gravità è estremamente ridotta. Al termine di questo primo salto …… un nuovo rimbalzo, di entità minore, e stavolta della durata di circa 10 minuti. Il terza ‘touch-down’ è il definitivo: Philae si posiziona con successo in modo stabile sulla superfice anche se non ancorato. La posizione finale raggiunta da Philae risulta molto particolare: la superfice di cometa circostante appare molto sconnessa e irregolare e le protuberanze rocciose ostacolano la visuale del sole da parte dei pannelli solari con riduzione di potenza disponibile.
Autori
Magnani Piergiovanni
Tipologia
Paper for Specialistic Magazine
Media
Circolo Culturale Lomellino "Il Vaglio"
Sito web
Anno
2014
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